In Italia circa 11,5 milioni di bevitori a rischio malattie gravi
ISS, DOTTNET | 19/04/2023 13:31
A scattare la fotografia è, come ogni anno, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sulla base di dati Istat, in occasione dell’Alcohol prevention day (Apd)
Quasi 8 milioni di italiani (7,7 mln) di età superiore a 11 anni, pari al 20% degli uomini e all’8,7% delle donne, nel 2021 hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Tre milioni e mezzo di persone hanno bevuto per ubriacarsi (binge drinker) e 750mila sono stati coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale. E se è vero che molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, è altrettanto vero che questi erano comunque elevati e che i decrementi, registrati quasi sempre per gli uomini e non per le donne, sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A scattare la fotografia è, come ogni anno, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sulla base di dati Istat, in occasione dell’Alcohol prevention day (Apd) del 19 aprile.
“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime, quanto anziane”, afferma Emanuele Scafato, direttore dell’Ona-Iss. “Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali“. Dai dati, che vengono illustrati domani nel corso di un workshop internazionale in programma presso la sede dell’Iss, spiccano inoltre i 3,5 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età (83mila sono minori). Anche qui si registra una diminuzione rispetto al 2020, ma non per le donne che sono stabili, senza alcun accenno dunque al calo dei consumi tesi all’intossicazione.
Inoltre, i consumatori ‘dannosi’ di bevande alcoliche sono stati 750mila, anche qui in diminuzione rispetto agli 830mila del 2020. Tuttavia a decrescere sono ancora una volta gli uomini ma non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che ha condotto a quota 300mila le consumatrici con danno da alcol. Dei 750mila consumatori dannosi con Disturbi da uso di alcol (Dua) in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema sanitario nazionale (Ssn), con costante e preoccupante decrescita