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“Conseguenze gravi per le coste italiane, già così molto fragili”

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Il nostro governo sta facendo pressioni per sospendere l’applicazione delle leggi che tutelano le aree costiere. E sarebbe l’unico paese dell’Unione Europea a farlo.   Tutto con la scusa di voler fermare l’invasione del granchio blu. [1] Eppure, gli esperti affermano che questo fenomeno non giustifica un’eventuale revoca del divieto di utilizzo di metodi di pesca distruttivi.   I danni conseguenti a queste pratiche avrebbero conseguenze gravi per le coste italiane, già così molto fragili. [2] Porterebbero alla strage di moltissimi organismi marini e dei loro habitat, mettendo a rischio numerose piccole e medie imprese ittiche.   Infatti, questi metodi prevedono enormi reti da pesca con corde piombate che raschiano i fondali marini, distruggendo tutto ciò che incontrano durante il loro passaggio. Al loro interno finiscono intrappolate anche tante specie di pesci non destinate alla pesca, che poi vengono rigettate in mare, vive o morte. Ogni anno, fino al 40% degli animali pescati negli oceani viene rigettato in mare, ma molti di questi non sopravvivono. [3]   Il nostro governo ha abboccato alle pressioni delle lobby della pesca, ma noi non tolleriamo che si faccia marcia indietro sugli impegni presi per la protezione dei nostri mari. Firma la nostra petizone e dimostra al governo che hai a cuore le nostre coste, e che il Mar Mediterraneo non è di proprietà delle multinazionali in cerca di profitti. La petizione conta già oltre 130.000 firme. Che ne dici di unirti ora?

 La legge europea per la salvaguardia costiera è in vigore da oltre 17 anni per invertire la tendenza alla perdita della biodiversità marina, la creazione di habitat sicuri per la riproduzione dei pesci e il ripopolamento del Mediterraneo oramai pressoché svuotato.
 Serve un’ondata pubblica d’indignazione, per evitare di riaprire le aree costiere alla pesca a strascico e vietarla per davvero una volte per tutte. Ma se non saremo noi,  a far sentire le nostre voci, nessun altro lo farà per noi! Vuoi aggiungere ora la tua voce a questo appello.
 A nome dei nostri oceani,
 Virginia (Madrid), Manuel (Lanciano), per tutto il team di WeMove Europe e Patagonia
 
Riferimenti:
 
[1] Cosa dice la scienza sull’invasione del granchio blu (nature.com – inglese)
[2] GRANCHIO BLU: ASSOCIAZIONI E RICERCATORI PREOCCUPATI PER LA PROPOSTA DELLO “STRASCICO” SOTTOCOSTA| MedReAct
[3] I-costi-nascosti-dello-Strascico-EN.pdf (medreact.org)
Pesca a strascico illegale diffusa all’interno delle aree marine protette del Mediterraneo (mongabay.com – inglese)

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Il nostro potere viene gli uni dagli altri.
 
 
 



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