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I biosensori commestibili

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di Luigi Campanella, professore emerito nell’Università La Sapienza di Roma

Il Time  ha individuato le 200 scoperte più  importanti del 2023.Fra queste una assoluta novità,in particolare  riferita  al monitoraggio della nostra salute,è rappresentata dall’accumulatore commestibile con un progetto che ha impegnato 10 ricercatori ed è coordinato dall’ING.  Mario Ceroni dell’IIT.La sfida è stata usare prodotti alimentari deperibili come le mandorle per realizzare circuiti stabili.La tensione è di 0,65 V e non crea problemi al corpo umano se ingerito. Può alimentare Led a bassa potenza per60minuti.È prevista entro il 2030 la sua integrazion all’interno di farmaci dando vita alle  pillole intelligenti capaci di promuovere all’interno del ns organismo processi con scambio energetico preclusi in assenza di una fonte.Le due molecole base che si possono recuperare anche dagli scarti alimentari,quindi senza entrare in competizione con la produzione di cibo sono la riboflavina dagli scarti delle mandorle e la coercitina da quelli dei capperi,entrambe non.in.grado di condutre e quindi entrambe a tal fine disperse all’interno di carbone vegetale producendo un.inchiostro applicato su un elettrodo.di oro.L’elettrolita è acqua acida con un separatore a base di alghe fra zona catodica e zona anodica.Le dimensioni sono 3×1 cm.Sulla base dei risultati ottenuti è già partito un progetto dedicato ai biosensori commestibili

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