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“Attivare la Prevenzione significa cercare di  arrivare il giorno prima”

  • di

di Corrado Seletti, Presidente Associazione APS – RUNTS Perilfuturodellenostrevalli 

Borgotaro (PR).

La Prevenzione si suddivide in:

– Primaria: è rivolta alla Società intera ed intende evitare malattie, traumi fisici e psichici, modificando l’organizzazione socio-economica, i modi di produrre e di consumare;

– Secondaria: rivolta a settori di Società e a gruppi sociali e singoli cittadini (sesso, età,  residenza, lavoro, stili di vita, malattie contratte, ecc.) per mezzo di screening o progetti preventivi finalizzati come quelli legati alla  sicurezza sul lavoro, sulle strade e ambientali e per evitare altre malattie associate in soggetti già malati.

Il tema della Prevenzione primaria (che potremmo definire: utili e buone prassi per rendere la vita migliore), molto in voga negli anni ’70, si è andato nel tempo affievolendo, al punto che la grande maggioranza dei Cittadini non ne conosce i connotati e non sa esattamente a cosa ci si riferisce con questo termine.

In sintesi, attivare <le azioni> della Prevenzione, significa cercare di  “arrivare il giorno prima”: prima di ammalarsi, prima che si verifichi un evento dannoso, prima che si verifichi una perdita o un evento luttuoso.

Agire la Prevenzione è anche un modo di porsi: informare, formare, infondere consapevolezza di sé nel rapporto con gli altri e di tutto ciò che ci circonda.

“Ne parliamo con il Prof. Francesco Domenico Capizzi Presidente S.M.I.P.S.”

 Premesso che i <principali fattori di rischio> fonte di insorgenza delle malattie, ivi comprese le patologie tumorali, di cui si sta’ notando “un’esplosione” di carattere esponenziale, sono:

1) l’Età, salvo eccezioni, di norma l’età critica corrisponde per U e D ai 65 anni;

2) le Abitudini: lo stile di vita, la condizione lavorativa, la condizione post-lavorativa, la corretta alimentazione, la sedentarietà, il tabagismo, l’alcolismo, il consumo di droghe, l’abuso di farmaci;

3) il patrimonio Genetico;

4) le condizioni di Salute, anche strettamente connesse al punto (2) abitudini;

5) l’Ambiente circostante: le fonti inquinanti presenti, l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento industriale, quello civile, quello delle varie attività presenti sia artigianali, sia commerciali, sia agricole, quello elettromagnetico, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo, la cementificazione, l’assenza di aree verdi, la precaria tutela della Biodiversità (flora e fauna);

Premesso in oltre che in Italia le maggiori patologie causa di mortalità sono:

a).Cardiovascolari;

b) Tumorali, come abbiamo detto in crescita esponenziale;

c) Respiratorie e polmonari.

 Riguardo al tema proposto, formuliamo pertanto alcune domande al Prof. Francesco Domenico Capizzi:

– Quali sono dal tuo punto di vista gli indirizzi che dovrebbe assumere la Prevenzione Primaria, dai più non considerata e da altri avversata? Cambiare il baricentro su cui poggia l’organizzazione della società e il modo di produrre e consumare da indirizzare verso il Bene comune e i Diritti fondamentali.                  – 

– Ti convince “l’insieme” che, per garantire la Salute dei Cittadini, occorre incidere di più e meglio e con più coraggio, da parte anche delle Istituzioni e dei decisori, riguardo la Tutela dell’Ambiente e gli aspetti inerenti gli <stili di vita> quotidiana? Ambiente e stili di vita sono determinanti.        

– La Scuola, ai vari livelli di istruzione e grado, a partire da quella primaria, quale ruolo dovrebbe assumersi, essere affidato? Informazioni dettagliate e documentate.

– Quale ruolo affideresti al Volontariato? Informazione sociale, interlocuzione con le Istituzioni.

– Ritieni utile che questa sinergia debba durare nel tempo? Indispensabile. 

   – Per quale ragione? Si tratta di  problematiche che si affrontano e  si possono  risolvere nel tempo con  pazienza e dedizione.

Grazie Francesco per la Tua preziosa collaborazione, Tu ed io, voi e noi e tutti coloro che la pensano in tal senso, “siamo in campo” con la volontà di renderci utili, formuliamo proposte; esprimiamo pertanto la necessità di <allargare> la partecipazione ad altri soggetti per la realizzazione di un progetto comune condiviso che tuteli il Diritto alla Salute dei Cittadini

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