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“Ridurre  l’impatto sulla salute psicofisica di ritmi di lavoro gravosi e alienanti”

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SOSTEGNO INCONDIZIONATO AI LAVORATORI FERROVIARI IN SCIOPERO IL 16 -17 MAGGIO 2024

di Vito Totire, medico del lavoro

Prendiamo atto del punto di vista di un noto esperto in materia di salute mentale, Paolo Crepet:

“ Le cose per fortuna cambiano , anche nella organizzazione del lavoro. La percentuale delle professioni creative  è cresciuta enormemente. La trasformazione fondamentale risiede nella concezione del tempo.Il lavoro subordinato  si basa su un orario produttivo che non può essere deciso dal lavoratore :nessun impiego dipendente può seguire l’umore , la disponibilità i ritmi biologici e ormonali di un operaio o di un impiegato”  

Crepet dunque considera quasi impossibile conciliare un lavoro, connotato da  una rigida organizzazione del fattore tempo, con la salute; ai lavoratori che, che con maggiore difficoltà rispetto agli intellettuali ,  devono portare a casa il salario, tocca però il compito ingrato e difficile di cercare il massimo di compatibilità possibile ; ai lavoratori tocca lottare e scioperare per mitigare la violenza che una organizzazione del lavoro costrittiva esercita sui ritmi circadiani, biologici e ormonali; questo sciopero , come si suol dire, non è uno sciopero per ottenere la luna nel pozzo ma per ridurre  l’impatto sulla salute psicofisica di ritmi di lavoro gravosi, alienanti , causa di distress forse sopportabili per una macchina ( che , usurata , si può rottamare) ma non per l’uomo

MA la lotta dei ferrovieri che giunge ad una nuova eroica tappa il 16-17 maggio 2024 non è , lo diciamo da sempre, una lotta corporativa; è una lotta per la salute e il benessere dei ferrovieri I CUI EFFETTI E RISULTATI SI RIVERBEREBBERO POSITIVAMENTE SULLA SICUREZZA E LA SALUTE DI TUTTA LA COLLETTIVITA’

Lavoratori sicuri e in condizioni di benessere rendono alla collettività un servizio con minori margini di rischio.

Per questo riteniamo che uno sciopero come quello del 16 e 17 maggio 2024 indetto dai ferrovieri , a obiettivi riconosciuti quindi alla fine della lotta , debba comportare una restituzione del salario “perso”

Una grande azienda automobilistica italiana ha lavorato, col servizio sanitario aziendale, sulla qualità del sonno dei suoi lavoratori; iniziativa, per così dire , encomiabile…ma ci chiediamo : queste “attenzioni” sono riservate solo a quella che si chiamava una volta “aristocrazia operaia “ (nell’ambito della nota strategia degli antichi romani del “divide ed impera”) ?

Più terra terra : il benessere lavorativo è una appendice del mercato ( le auto in questione pare si vendano “bene” ai ricchi del pianeta) o è un diritto per tutti?

Tutte le azioni di miglioramento che i lavoratori delle ferrovie rivendicano ( riduzione dei carichi, regolarità degli orari e dei pasti, riposi adeguati, superamento della prassi frustrante ed alienante dei riposi fuori residenza) sono fattori di distress e costrittività che una seria gestione della valutazione del rischio (decreto 81/2008) e una corretta vigilanza da parte degli organi ispettivi avrebbe eliminato da tempo;

anche sulla rivendicazione salariale siamo solidali, non per “invadere” il campo prettamente sindacale ma perché , come tutti i lavoratori sperimentano tutti i mesi, un salario inadeguato è anche esso fattore di grave distress psicofisico in un mondo in cui hanno cittadinanza i Tavares e i dirigenti industriali che dal primo al 6 gennaio hanno guadagnato più di quello che un operaio guadagna in un anno;

non si tratta affatto di “invidia sociale” si tratta di una condizione che in tutto il mondo crea malessere anche nelle organizzazioni lavorative.

La prima volta che i lavoratori hanno auspicato la abolizione del lavoro notturno è stato da una assemblea di Bologna del …1885-

E’ passata tanta acqua sotto i ponti e purtroppo ci sono state tante stragi che continuano a verificarsi con ritmo che sembra inarrestabile.

La via di uscita è unica: potere ai lavoratori, costruire ovunque il GRUPPO OPERAIO OMOGENEO unica barriera possibile e credibile per la difesa della salute e della vita.

UGUALE SPERANZA DI SALUTE DI VITA E DI BENESSERE PER TUTTI I LAVORATORI/TRICI E PER TUTTI GLI ESSERI VIVENTI SULLA TERRA !

ARRIVARE IL GIORNO PRIMA E NON IL GIORNO DOPO !

Auspichiamo la migliore riuscita possibile dello sciopero .

Vito Totire, medico del lavoro/psichiatra, “convalescente”

Portavoce circolo “Chico” Mendes Bologna

Bologna, 15.5.2024

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