PFAS: Greenpeace riafferma le responsabilità di Governi e Regioni
Importante, a complemento del Dossier “Pfas. Basta!” (già oltre 800 pagine) che il “Movimento di Lotta per la salute Maccacaro” sta componendo giorno per giorno dagli anni ’90, è l’inchiesta presentata da Greenpeace “La contaminazione da Pfas in Italia”, basata sui dati Ispra raccolti tra il 2019 e il 2022 (clicca qui https://ilmanifesto.it/mettere-al-bando-i-pfas-lappello-di-greenpeace-alla-camera ) che dimostra quella verità inquietante che abbiamo denunciato e documentato in questi anni: la contaminazione da Pfas è presente in tutte le Regioni dove sono state effettuate le discontinue e frammentarie indagini Arpa nei corpi idrici (fiumi, laghi e acque sotterranee).
Ma è ancora più vergognoso che nella maggioranza delle Regioni siano stati niente affatto effettuati monitoraggi dalle Arpa, per responsabilità delle Amministrazioni locali in complicità con i Governi: tutti consapevoli – soprattutto dopo i casi emblematici della Miteni di Trissino e della Solvay di Spinetta Marengo- della portata dell’avvelenamento ambientale e sanitario dei Pfas nel mondo e in Italia.
La tragica spirale italiana, scontata l’assenza di una legge di messa al bando dei Pfas, non può che essere bloccata da una azione inibitoria e risarcitoria che fermi gli impianti della Solvay, unica produttrice di Pfas in Italia, e che risarcisca le vittime.
A sostegno di questa iniziativa ci stanno pervenendo adesioni di singoli, associazioni, comitati, avvocati, medici ecc. Per ulteriori adesioni e suggerimenti a: lino.balza.2019@gmail.com