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Che cos’è la psoriasi, come si manifesta e si cura?

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Intervista a Federico Bardazzi, dermatologo, Policlinico S. Orsola, Bologna, a cura di Giuseppe Vinci presidente dell’ACCADEMIA DEI SEMPLICI “Sic et simpliciter” Bologna

La psoriasi è una malattia infiammatoria cutanea cronica della pelle che induce

un’aumentata replicazione delle cellule che compongono la pelle (i cheratinociti) che porta

ad ispessimento della pelle ed infiammazione (ipercheratinizzazione). Questo meccanismo

porta alla formazione delle placche psoriasiche che sono, generalmente, arrossate in

periferia ed ispessite al centro con la presenza di vere e proprie squame biancastre. Le

localizzazioni più comuni sono i gomiti, le ginocchia, ma anche il cuoio capelluto, i genitali o

le pieghe; infine, anche le unghie possono essere coinvolte.

Alla base della psoriasi vi è una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni

soggetti sono predisposti alla psoriasi perché “ce l’hanno scritta nei geni” e, quindi, lo stimolo

ambientale (stress, infezioni streptococciche, traumi fisici, assunzione di farmaci) può

scatenarla. Nella popolazione italiana la prevalenza della psoriasi generale è stimata attorno

al 2% e può colpire tutte le età, anche se è stato stimato che il 75% dei casi compare intorno

ai 40 anni di età. E’ bene sottolineare che la psoriasi non è una malattia infettiva e, pertanto,

non è contagiosa.

Le più comuni manifestazioni cliniche di psoriasi sono le seguenti:

La psoriasi a “placche” (detta anche psoriasi volgare) è la

più comune manifestazione clinica della psoriasi. Si

caratterizza per placche bianche con eritema

periferico. Tipicamente sono coinvolti i gomiti e le ginocchia,

ma anche il tronco, il volto e cuoio capelluto possono essere

interessati. Persino i genitali possono essere sede di

psoriasi.

La psoriasi “guttata” è una forma, generalmente, acuta di

malattia che si caratterizza per placchette più piccole delle

precedenti che assomigliano a delle goccioline, appunto

“gutta”, goccia. Questa forma di psoriasi può interessare

gran parte dell’ambito cutaneo. Si presenta più

frequentemente in soggetti giovani, dopo un’infezione da

Streptococco in genere del tratto respiratorio superiore.

La psoriasi “pustolosa” che può essere localizzata o

generalizzata. La forma localizzata si manifesta

preferenzialmente in sede palmare e plantare. In questo caso,

compaiono piccole pustole superficiali che molto facilmente si

rompono lasciando la pelle con fissurazioni (tagli) ed erosioni

superficiali. La psoriasi pustolosa palmo-plantare può essere

confusa con altre patologie interessanti la regione palmoplantare

come la disidrosi, la dermatite da contatto e la dermatite irritativa. La forma

pustolosa generalizzata è invece una forma grave di psoriasi in cui le pustole compaiono su

gran parte della superficie corporea, ma per fortuna è di rara osservazione.

La psoriasi pustolosa generalizzata può essere indotta da eventi

come interruzione brusca di medicinali per la psoriasi, infezioni,

gravidanza o anche senza una causa apparente. E’ una forma

grave di psoriasi e può compromettere la vita dei pazienti se non

opportunamente trattata. Tutto il corpo, in corso di psoriasi

pustolosa generalizzata, può diventare rosso e con forte perdita

di liquidi: un po’ come se fosse una grossa ustione. Spesso richiede il ricovero

La psoriasi “seborroica” o sebopsoriasi interessa il cuoio

capelluto ed eventualmente il volto e si contraddistingue per

placche spesse bianco-argentate. Può avere caratteristiche in

comune con la dermatite seborroica.

La psoriasi “inversa” si manifesta in corrispondenza delle

grandi pieghe cutanee come le ascelle, la regione

sottomammaria e l’inguine. Normalmente si riconosce la

psoriasi inversa dai seguenti segni: chiazze di pelle liscia e

rossa, che sembra “pelle viva”. Si tratta di una forma di psoriasi

spesso di difficile diagnosi in quanto coinvolge sedi considerate

non “classiche” per la psoriasi e tipicamente manca la caratteristica della desquamazione.

Molto spesso i pazienti vengono trattati per micosi resistenti senza beneficio prima di

ricevere la diagnosi di psoriasi inversa.

La psoriasi “palmo-plantare” è una forma che coinvolge

il palmo delle mani o la pianta dei piedi oppure entrambe le

localizzazioni. Di norma si manifesta con la comparsa

di eritema, squame, ispessimenti della pelle e fissurazioni e,

in alcuni casi, anche molto dolorose. Si tratta di una forma

molto debilitante che interferisce con la deambulazione e

con le normali attività della vita quotidiana. Nota bene:

mancano le pustole, presenti invece nella psoriasi pustolosa

palmo – plantare.

La pseudotigna “amiantacea”, detta anche tinea

amiantacea o pityriasi amiantacea, è una forma che si

presenta sul cuoio capelluto ed è caratterizzata dalla

presenza di spesse croste aderenti ai capelli, generalmente

di colore argentato che avvolgono il fusto dei capelli in modo

tenace. Questa condizione è rara ma può provocare

significativo disagio e disturbo estetico per chi ne è affetto.

L’ “Onicopatia psoriasica” ovvero il Coinvolgimento

ungueale della psoriasi. Si caratterizza per infossamenti

puntiformi della lamina (“pitting”), striature longitudinali,

macchie giallo-arancio e ispessimento dell’unghia e può

interessare una sola unghia, alcune fini anche a tutte le venti

unghie.

L’ “artrite psoriasica” è una forma infiammatoria che

coinvolge le articolazioni. Si caratterizza per dolori e rigidità

mattutina oppure gonfiore a carico di un dito (dattilite). Molto

Comune è il dolore a carico del tendine di Achille oppure a

livello della pianta dei piedi. Queste manifestazioni,

solitamente insorgono dopo la comparsa del

Coinvolgimento cutaneo ma talvolta possono prevederlo

oppure essere l’unica manifestazione della psoriasi.

Quando la psoriasi è presente, il trattamento va adeguato alla gravità della stessa. Nelle

forme particolarmente severe con il coinvolgimento di aree sensibili, come quella genitale o

visibile come il viso e le mani, la psoriasi può influire pesantemente sull’equilibrio psichico e

sulla qualità di vita del paziente, interferendo con le attività sociali e lavorative. In questi casi

i trattamenti previsti sono topici, ovvero, creme, gel, unguenti, lozioni con effetto emolliente

e decappante, oppure con farmaci, prevalentemente combinazioni di corticosteroidi e

calcipotriolo o retinoidi topici. Esistono poi i farmaci Sistemico tradizionali (tipicamente

immunosoppressori) che riducono l’Infiammazione e la psoriasi.

Quando questi falliscono o sono controindicati si può prendere in considerazione la terapia

con i farmaci biologici che sono anticorpi monoclonali che hanno un ruolo immunomodulante

ovvero riducono le molecole pro-infiammatorie responsabili della psoriasi. Tali

molecole si chiamano citochine. Sono farmaci ormai molto studiati e sicuri oltre che molto

efficaci. Sono punture sottocute che il paziente può auto somministrarsi al domicilio con una

cadenza che può essere settimanale fino anche trimestrale. Tali cure sono prescritte solo a

livello ospedaliero e rappresentano il futuro delle terapie, non solo in dermatologia.

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