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4 novembre: “Ogni vittima ha il volto di Abele”

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“OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE”. IL 4 NOVEMBRE A VITERBO LA COMMEMORAZIONE NONVIOLENTA DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE

Il 4 novembre 2022, come da vent’anni a questa parte, una delegazione del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” ha reso omaggio a Viterbo alle vittime di tutte le guerre sostando in silenzioso raccoglimento dinanzi alle lapidi che in vari luoghi della citta’ ricordano le vittime della guerra e del fascismo.

Nel corso dell’iniziativa che si e’ svolta in piazzale Gramsci, in piazza del Sacrario, in via Carletti e a Porta della Verita’, la delegazione della struttura nonviolenta viterbese ha osservato il piu’ rigoroso silenzio in commossa e reverente memoria delle persone uccise dalle armi assassine; un rigoroso, addolorato silenzio in vivo contrasto col chiasso fin ridanciano di chi del giorno di lutto che ricorda le vittime dell’abominevole “inutile strage” della prima guerra mondiale, ha preteso di fare un giorno di festa a glorificazione della violenza organizzata, ad insultare una volta ancora le persone dalla guerra e dalle armi assassinate.

L’iniziativa nonviolenta connotata dal motto “Ogni vittima ha il volto di Abele” si svolge a Viterbo dall’inizio degli anni Duemila, in orari distinti e distanti dalle ipocrite e scandalose “celebrazioni” degli eserciti, delle armi e delle ideologie nazionaliste, militariste e belliciste che le vittime della guerra hanno tratto a morte.

Peraltro quest’anno in piazza del Sacrario la dolente solennita’ della memoria delle vittime della guerra e’ stata deturpata anche dalla prolungata presenza di vari manufatti militari, tra cui una camionetta e un elicottero, dinanzi a cui gli scolari di passaggio all’uscita dalle scuole si esibivano in grotteschi “selfie” tra i sorrisi e le risa di chi ha trasformato un giorno di lutto in una sorta di carnevalata propagandistica della macchina militare, del mestiere delle armi, dell’organizzazione istituzionalmente intesa a predisporre gli esseri umani ad uccidere ed essere uccisi.

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Dopo la commemorazione nonviolenta in raccoglimento silenzioso dinanzi alle lapidi, l’iniziativa “Ogni vittima ha il volto di Abele” e’ proseguita nella sede della storica struttura nonviolenta viterbese.

Il responsabile, Peppe Sini, ha illustrato in poche parole il senso e il fine dell’iniziativa nonviolenta del 4 novembre, ed invitato a partecipare sabato 5 novembre a Roma alla manifestazione nazionale per la pace.

Mentre in Europa e’ in corso una guerra cui anche l’Italia follemente e criminalmente partecipa fornendo armi assassine in flagrante violazione dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, ancor piu’ evidente si fa la necessita’ di opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le le uccisioni; ancor piu’ evidente si fa la necessita’ di opporsi a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.

E’ stata infine data lettura degli appelli di convocazione sia dell’iniziativa nonviolenta del 4 novembre promossa oltre che dalla struttura nonviolenta viterbese anche da Peacelink e dal Movimento Nonviolento, sia della manifestazione nazionale di Roma del 5 novembre promossa da “Europe for Peace” cui hanno aderito centinaia di associazioni della societa’ civile.

In calce si allegano i testi dei due appelli.

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Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’.

Abolire la guerra, gli eserciti, le armi.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Salvare le vite e’ il primo dovere.

Solo la pace salva le vite.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’ e il mondo vivente dalla catastrofe.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

Viterbo, 4 novembre 2022

Mittente: il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo e’ una struttura nonviolenta attiva dagli anni ’70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E’ la struttura nonviolenta che oltre trent’anni fa ha coordinato per l’Italia la piu’ ampia campagna di solidarieta’ con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino”. Da oltre un anno e’ particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

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Allegato primo: PeaceLink, “Centro di ricerca per la pace” di Viterbo, Movimento Nonviolento: 4 novembre: non festa ma lutto

4 novembre: non festa ma lutto

Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, di ieri e di oggi.

Le commemorazioni devono essere un solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze:

per ridurre drasticamente le spese militari, per abolire le testate nucleari, per fermare le fabbriche di armi.

18 ottobre 2022

PeaceLink – “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo – Movimento Nonviolento

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Vogliamo prevenire le guerre di domani. Siamo contro le guerre di oggi. Non dimentichiamo le guerre di ieri.

Le guerre di oggi sono combattute con le armi costruite ieri. Le armi costruite oggi alimenteranno le guerre di domani.

Il disarmo, a partire da noi stessi (disarmo unilaterale), e’ la strategia per costruire la pace.

Fare memoria delle guerre del passato e’ doveroso per non ripetere gli stessi tragici errori.

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Sabato 5 novembre si terra’ a Roma una grande manifestazione per la pace, promossa dal cartello “Europe for Peace”, alla quale parteciperemo. Sara’ una manifestazione popolare e di popolo che chiede: “Cessate il fuoco subito – Negoziato per la pace – Mettiamo al bando le armi nucleari – Solidarieta’ con le vittime di tutte le guerre”.

Il giorno precedente, 4 novembre, ricorre l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale, una “inutile strage” come disse il Pontefice di allora.

Tante altre “inutili stragi” seguirono, fino alla odierna strage in Ucraina. E’ la guerra nel cuore dell’Europa, che prosegue da allora.

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La data del 4 novembre viene celebrata con continuita’ dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l’unita’ dell’Italia sotto il segno della guerra e dell’esercito. “Giornata dell’Unita’ Nazionale e delle Forze Armate” nell’anniversario della fine di un tragico conflitto che costò al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.

Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l’impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.

Meno armi piu’ difesa della vita, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi per abolire la fame, la poverta’, l’inquinamento del pianeta.

Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.

Per questo sosteniamo la richiesta che l’Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.

Per questo sosteniamo la Campagna “Un’altra difesa e’ possibile”, che prevede l’istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.

Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della vita degli umani e della Terra.

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Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu’ austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e’ possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche’ le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perché convocano ogni persona di retto sentire e di volonta’ buona all’impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

Solo la pace salva le vite. Salvare le vite e’ il primo dovere.

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Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009803, e-mail: an@nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLink

per contatti: e-mail: info@peacelink.it, abruzzo@peacelink.it, sito: www.peacelink.it

“Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

per contatti: e-mail: centropacevt@gmail.com, web: mailing list nonviolenza@peacelink.it

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Allegato II. Appello di convocazione della manifestazione nazionale per la pace del 5 novembre a Roma

Cessate il fuoco subito – negoziato per la pace

Mettiamo al bando tutte le armi nucleari

Solidarieta’ con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre

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Manifestazione nazionale

Roma – sabato 5 novembre 2022 concentramento ore 12

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L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo

La minaccia nucleare incombe sul mondo. E’ responsabilita’̀ e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanita’ ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: e’ la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor piu’ disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali piu’ povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire piu’ equo e sostenibile per le generazioni future.

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Questa guerra va fermata subito

Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.

L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilita’ del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. E’ urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

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L’umanita’ ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra

Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le poverta’ e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.

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Occorre garantire la sicurezza condivisa

Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace e’ giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

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L’Italia, la Costituzione, la societa’ civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.

Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace!

L’ONU convochi una Conferenza internazionale di pace

Mettiamo al bando tutte le armi nucleari

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Per adesioni: segreteria@retepacedisarmo.org

Per informazioni: www.sbilanciamoci.info/europe-for-peace/www.retepacedisarmo.org

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