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Spostamenti in Amsterdam: 36% in bici, 24% in auto

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Ad Amsterdam un bike park da 7mila posti. Tutti sott’acqua.

Da

 Alberto Innocenzi da Rivista BC

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 19 Gennaio 2023 

Il nuovo bike park di Amsterdam è costato 60 milioni di euro e i lavori sono durati quattro anni.

Un bike park da 7mila posti è già una notizia. E lo diventa ancora di più se viene realizzato sott’acqua. Succede ad Amsterdam dove il 26 gennaio nei pressi della stazione verrà inaugurato un bike parking destinato a entrare di diritto in tutti i testi di architettura e gli studi sulla mobilità sostenibile. Costato 60 milioni di euro per quattro anni di lavori è stato pensato anche con l’obiettivo di liberare spazi per pedoni, persone in carrozzella e turisti, oggi invasi da biciclette parcheggiate da pendolari che si affrettano a prendere il treno.

Il bike park da 4mila bici è sempre pieno

Il vicino parcheggio da 4mila posti, già oggi una delle icone già fotografate di Amsterdam, costato 25 milioni di euro e costruito su palafitte nei pressi della linea metropolitana, si è dimostrato insufficiente per una città dove, secondo i dati più recenti, 835mila persone effettuano in media 665mila viaggi in bicicletta al giorno e il 36% degli spostamenti viene effettuato pedalando (rispetto al 24% in auto).

Bike park
Il parcheggio sott’acqua visto da sopra.

Il nuovo parcheggio sottomarino, la cui realizzazione è testimoniata in un affascinante video di un minuto, è totalmente gratuito per le prime 24 ore e costa 1,35 euro per le successive 24. Un tapis roulant lo collega alla stazione, verso snodo della mobilità di tutta la nazione, dove ogni giorno cominciano terminano più di 200mila viaggi.

Semafori rossi e verdi segnalano se ci sono posti liberi e da aprile sarà anche possibile, attraverso un’apposita app, sapere in quale parte del parcheggio sono. Il progetto ha subito riscosso il consenso dei cittadini, anche dei non ciclisti che vedono liberarsi spazi per poter camminare ora occupati da centinaia di biciclette, e degli esperti. “È un bel progetto, perché non è un progetto ciclistico – ha detto Marco te Brömmelstroet direttore dell’Urban Cycling Institute dell’Università di Amsterdam – Rende visibile il vero (e spesso invisibile) fattore di successo della politica olandese sulla mobilità sostenibile: la combinazione bici+treno”.

Altri grandi bike park sono presenti come quello de L’Aia, molto apprezzato anche sotto il profilo architettonico, ma certo questo di Amsterdam, per la sua collocazione, per ora non ha rivali.

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