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L’invecchiamento della popolazione rende necessaria la riorganizzazione della Società

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di Luigi Campanella*

A causa dell’invecchiamento medio della popolazione si rende necessaria una riorganizzazione della nostra Società rispetto ai modelli attuali di gestione,a partire dalla esigenza della istituzione di un Ministro della Terza Età in tutti i Paesi del Mondo,capace di inserire all’interno delle scelte governative la soluzione dei problemi connessi alla terza età con particolare riferimento all’allungamento medio della vita ed alle conseguenti implicazioni sulla economia dei singoli Paesi.Attualmente soltanto 7 Paesi si sono dotati di un tale Ministero(Australia,Nuova Zelanda,Canada Malta,Scozia Irlanda,Galles) con il compito per esso di guardare alla popolazione più anziana come una componente alla quale devono essere garantiti servizi e salvaguardati diritti (alla salute,sicurezza,alimentazione)nell’interesse stesso del Paese esattamente come avviene per le altre componenti della popolazione.Come membro del Governo e componente del Consiglio dei Ministri il Ministro dovrà preoccuparsi che le politiche per la terza età siano componenti di quelle più generali,(industria,trasporti,energia,istruzione) di competenza del Governo stesso,quindi una voce al pari delle altre.Strettamente collegato è il rilievo che questo Ministero potrà dare all’Economia della Terza Età,quale opzione ed opportunità da cogliere come spinta e supporto alla crescita ed al progresso della societa civile e della sua qualità della vita.Il neo Ministro dovrebbe considerare l’invecchiamento medio della popolazione con un approccio olistico che spazi dall’educazione permanente alla fruibilità delle tecnologie informatiche, dalla mobilità sostenibile alle esigenze di alimenti funzionali,dal monitoraggio continuo delle condizioni di sicurezza alle forme di cultura modulate sulle capacità ed abilità fisiche ed intellettive.Solo così si potrà rendere responsabile la partecipazione dei cittadini più anziani alle scelte del Paese,come avviene nel caso dei referendum,tenendo conto che si tratta in ogni caso di scelte che corrispondono complessivamente al 20% del PIL nazionale.

Per il coordinamento a livello sia nazionale che locale dell’area Silver Economy con le scelte politiche dei Governi dovrebbe essere prevista la istituzione di un Comitato Interministeriale degli Anziani capace di suggerire sulla base della conoscenze e dei data disponibili la migliore allocazione possibile delle risorse in relazione alle disponibilità ed alle esigenze locali e nazionali pervenendo alla proposizione di programmi chiave.Per monitorare continuamente gli aggiornamenti circa le necessità più urgenti degli anziani il Comitato dovrebbe mantenere sempre attivi I collegamenti con le Associazioni di Categoria ed i Gruppi rappresentativi di Opinione degli Anziani attraverso audit e forme di consultazione on line da estendere anche ad Associazioni presenti in altri Paesi,ma attive per le stesse finalità.Il ruolo  di questo Comitato dovrebbe essere garantito da leggi nazionali e ne dovrebbe essere prevista la crescente importanza nella fase delle scelte.Questa riorganizzazione ha diverse attese ricadute:supportare  una componente sempre più quantitativamente presente nella popolazione,creare le condizioni per uno sviluppo dell’economia nella direzione della Terza Età,la cosiddetta silver economy, infine stimolare ricerca ed innovazione verso tecnologie innovative che possano contribuire a rispondere a questo panorama di esigenze e domande

*professore emerito di Chimica nell’Università La Sapienza di Roma

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