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Ulteriore orrenda strage operaia : 5 operai massacrati sui binari

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Ulteriore orrenda strage operaia : 5 operai massacrati sui binari

di Vito Totire*

UNA STRAGE COLPOSA CON PREVISIONE O FRANCAMENTE DOLOSA ?

Occorre indire immediatamente uno sciopero nazionale generale di 24 ore

Dopo lo stillicidio di omicidi sul lavoro ininterrotto e letteralmente quotidiano arriva una ennesima orrenda strage operaia ; una grave perdita per la comunità; grande il dolore , il rammarico e il senso di colpa anche “nostro” che siamo nati il 22 maggio 2022  a Modena con l’intento ed il “programma” di “arrivare il giorno prima” ; “anche noi” non ci siamo riusciti; le resistenze alla attuazione di un programma di vera prevenzione sono troppo forti; le parole di RFI , anche in questa circostanza, sono stonate; certo è il momento del lutto, del rispetto e non delle polemiche ma non si può, “il giorno dopo” , “esprimere profondo dolore” ; il sindaco del comune teatro della strage al quale ( in relazione alla sua veste di autorità sanitaria locale e di rappresentante della comunità)  abbiamo inviato le nostre condoglianze ,  avrebbe accennato a possibili “errori nella comunicazione” ; molto vago, si dovrà approfondire ; che in quel sito e in quel momento si concentrassero particolari fattori di rischio –in buona misura eliminabili e controllabili alla fonte- emerge dalle pur scarse cronache successive alla strage:

  • Lavoro notturno : era indispensabile ? considerato che lavorare di notte, in quanto tale è fortemente rischioso  a lungo termine per la salute (un rischio anche classificato come probabile cancerogeno dalla IARC ) e ancora di più per la sicurezza
  • Transito notturno di vagoni : era anche questo indispensabile ? Ancora: quella “velocità” era indispensabile ?
  • Quali modalità di comunicazione erano in essere , hanno funzionato o non hanno funzionato per la gestione del rischio ; da diversi anni assistiamo ad una propaganda con toni da promesse messianiche circa i miracolosi contributi al benessere , anche lavorativo, che dovrebbero derivare dall’industria 4.0, dalla intelligenza artificiale, dal metaverso , dai droni, dalla robotica …abbiamo intuito da un pezzo che qui non si intravede “il sol dell’avvenire” per gli operai ma che tutto è finalizzato alla crescita dei profitti dei padroni ed è accompagnato da una sottovalutazione, se non dal disprezzo,  del “fattore umano” ; “terra terra” persino due operai in più a molte e a valle dei lavori avrebbero potuto evitare la strage ? IN VERITA’ ESISTONO TECNOLOGIE GIA’ UTILIZZABILI CHE AVREBBERO EVITATO LA STRAGE SE ADOTTATE E LA CUI ADOZIONE è COMUNQUE OBBLIGATORIA
  • Ovviamente il “danno” della strage va persino oltre quello già gravissimo dei 5 morti : forte è il trauma psicologico per i familiari, per i superstiti, per i compagni di lavoro, per l’intera comunità e per gli stessi macchinisti inseriti coattivamente in un meccanismo infernale sul quale non hanno potere di controllo (locus of control esterno al sé, direbbero gli psicologi sociali) il che , tutti i giorni anche quanto non si verificano stragi o morti sul lavoro, agisce come fattore di distress per i lavoratori ferroviari come hanno denunciato con i loro dieci scioperi negli ultimi mesi i coraggiosi lavoratori CMC CARGO
  • Fin da Modena (22 maggio 2022) abbiamo suggerito di evitare il termine “infortunio” sul lavoro ; siamo convinti infatti che in queste circostanze  non si possa evocare la categoria mentale della “mancanza di fortuna”; dietro ogni evento c’è sempre una lacuna delle misure di prevenzione, c’è un documento di valutazione del rischio lacunoso o , al limite, corretto ma non applicato ; il lavoro degli “armatoristi” non è mai stato “leggero” ; gli armatoristi , in questo caso erano anche saldatori, sono sempre stati esposti a gravi rischi, pure cancerogeni (ricordiamo la questione delle “pietre verdi” con presenza di amianto, le traversine trattate con sostanze olio di creosoto e con erbicidi/defolianti) , a temperature estreme, a posture usuranti, a fatica fisica e mentale ; a tutto questo “possiamo” aggiungere il “rischio lavoro notturno” senza neppure pause adeguate per recuperare il distress accumulato dallo sconvolgimento dei ritmi fisiologici ? Il lavoro notturno non deve essere usato per “fare in fretta” ma solo quando è assolutamente inevitabile e comunque deve essere seguito da fasi temporali adeguate di ristoro e recupero (che non sono quelle attualmente “concesse”.

A Bologna , a supporto dei lavoratori di CMC CARGO, ABBIAMO CHIESTO, ORMAI DA MESI , UN INCONTRO CON IL SERVIZIO DI VIGILANZA PER DISCUTERE SUL TEMA DELLA SICUREZZA DEGLI SCALI E DELLE COSTRITTIVITA’ INSITE NELLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO : ANCORA NON ABBIAMO RICEVUTO RISPOSTA …

Gli organi di vigilanza pensano di poter “gestire la vigilanza da soli” senza il contributo dei gruppi operai omogenei e dunque senza la partecipazione attiva dei lavoratori ?

QUESTA ENNESIMA , ED ANNUNCIATA, STRAGE OPERAIA ESIGE UN GRANDE IMPEGNO COLLETTIVO E UAN MOBILITAZIONE IMMEDIATA CHE DEVE PASSARE ATTRAVERSO LA CONVOCAZIONE DI UN primo SCIOPERO NAZIONALE DI almeno 24 ORE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI

FACCIAMO APPELLO AI LAVORATORI , ALLE LORO ORGANIZZAZIONI , A TUTTE LE PERSONE ONESTE CHE HANNO A CUORE LA GIUSTIZIA E LA SALUTE COLLETTIVA,  A REAGIRE a questa ennesima strage SENZA INDUGI

VERSIAMO LE NOSTRE LACRIME E CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER KEVIN LAGANA’, MICHAEL ZANERA, GIUSEPPE SORVILLO, GIUSEPPE SAVERIO LOMBARDO, GIUSEPPE AVERSA;

 MORTI NELLA GUERRA “NON DICHIARATA” CHE DA SEMPRE SI E’ SOVRAPPOSTA A UN MONDO DEL LAVORO CHE VOGLIAMO DIVERSO DA QUELLO CHE UNA ORGANIZZAZIONE FINALIZZATA AL MASSIMO PROFITTO RIESCE A “GARANTIRE”

Anche per rendere onore ai morti : SUBITO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE

*Vito Totire, medico del lavoro/psichiatra , RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Via Polese 30 40122 Bologna

vitototire@gmail.com

Bologna, 31.8.2023  

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