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Dengue: ecco le linee guida

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Dengue: ecco le linee guida

MINISTERO DELLA SALUTE; DOTTNET | 01/09/2023 14:54

In data 18 e 20 agosto 2023 sono stati segnalati rispettivamente dalla Regione Lombardia e dalla Regione Lazio, due casi confermati di dengue non correlati a viaggi in zone endemiche per l’infezione

Una circolare del ministero della Salute fa il punto sull’attuale situazione in Italia dei casi confermati di Dengue e fornisce alle Regioni nuove indicazioni per il potenziamento dei sistemi di sorveglianza. In data 18 e 20 agosto 2023 sono stati segnalati rispettivamente dalla Regione Lombardia e dalla Regione Lazio, due casi confermati di dengue non correlati a viaggi in zone endemiche per l’infezione.

Il primo caso riguardava un uomo di 73 anni domiciliato presso Castiglione d’Adda in provincia di Lodi, che ha avuto esordio della sintomatologia il 3 agosto 2023, con artralgia, mialgia, rash cutaneo e febbre elevata (>39°C), in assenza di correlazione con viaggi all’estero in aree endemiche. Il secondo caso riguardava invece un uomo di 42 anni residente a Roma. I sintomi sono insorti il 2 agosto 2023 con febbre (>39°C) artralgie, rash, petecchie agli arti inferiori. Anche per questo caso l’indagine epidemiologica non ha evidenziato alcuna correlazione a viaggi all’estero in zone endemiche per dengue.close

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Entrambi i casi sono stati confermati tramite positività per Dengue Virus al test PCR, con successiva conferma di virus DENV-1, ed entrambi risultano in via di guarigione. Tra questi due casi non sono emersi, al momento, collegamenti epidemiologici, per entrambi non risultano correlazioni a viaggi in paesi endemici, né trasfusioni di sangue o emoderivati.

Al 28 agosto 2023 sono stati segnalati dalla Regione Lombardia ulteriori 4 casi confermati di dengue tutti con riferita esposizione presso Castiglione d’Adda, esordio dei sintomi in un periodo compreso tra il 4 e il 21 agosto 2023 e positività per Dengue al test PCR. Le indagini epidemiologiche ed entomologiche, incluse attività di screening nelle aree interessate, sono tuttora in corso per definire i luoghi di esposizione e le possibili catene di trasmissione.

Le indicazioni generali

Al momento – si spiega nella circolare – non è possibile escludere il verificarsi di ulteriori casi autoctoni di dengue, in particolare nelle aree che hanno osservato casi autoctoni, o secondari a casi importati da Paesi con circolazione virale, pertanto si raccomanda alle Regioni/PA di attenersi alle indicazioni del PNA, assicurare le comunicazioni tra i servizi veterinari e di prevenzione umana e di potenziare il sistema di sorveglianza, secondo quanto segue:

• Raccomandare ai medici ospedalieri e territoriali, MMG e PLS di porre particolare attenzione all’identificazione tempestiva dei casi importati (ovvero con storia di viaggio in paesi endemici nei 15 giorni precedenti l’esordio dei sintomi) e all’individuazione di pazienti con criteri clinici compatibili con infezione da virus Dengue senza storia di viaggi in zone endemiche;

• Segnalare tempestivamente ogni caso di dengue, come da definizione di caso riportata nel PNA, tramite la piattaforma della sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori istituita presso l’Istituto Superiore di Sanità (https://w3.iss.it/site/RMI/arbo/) e come previsto dalla Circolare del Ministero della Salute prot. n. 0017581 del 07/06/2023 “Sorveglianza e risposta delle arbovirosi, indicazioni generali”;

• Raccomandare ai Laboratori di riferimento regionali l’analisi tempestiva dei campioni per la definizione dei casi probabili/confermati;

• Provvedere, ai fini dell’individuazione delle possibili catene di trasmissione e dell’analisi dei ceppi circolanti sul territorio nazionale, all’invio tempestivo al Laboratorio Nazionale di Riferimento presso l’ISS (email giulietta.venturi@iss.it; tel. 06 4990 2663) dei campioni clinici e/o delle sequenze virali, se determinate:

– dei casi probabili/confermati di dengue autoctona (o sospetta autoctona) dai Laboratori di Riferimento Regionale,

– dei casi confermati di infezione da virus Dengue identificati mediante screening dai Centri Regionali Sangue,

– nel caso della presenza di casi autoctoni o sospetti tali, di casi di infezione da virus Dengue probabili/confermati importati in persone che vivano nello stesso comune e abbiano sviluppato sintomi 15-20 giorni prima dell’inizio dei sintomi del primo presunto caso autoctono;

• Provvedere all’invio al Centro di Referenza Nazionale per la diagnosi delle malattie esotiche degli animali (CESME) presso l’IZS di Teramo (emailcesme@izs.it tel. 0861 3321) di pool di zanzare per la ricerca del virus Dengue o la conferma da esemplari risultati positivi al virus; il CESME provvederà alla condivisione tempestiva con il Laboratorio Nazionale di Riferimento presso l’ISS dei risultati delle analisi, dei sequenziamenti effettuati e dei campioni analizzati al fine di poter realizzare un confronto con i risultati delle analisi effettuate sui campioni umani;

• Assicurare che per ogni caso autoctono al solo sospetto sia immediatamente avviata:
– l’indagine epidemiologica relativa al caso, avviando sistemi di ricerca attiva per la tempestiva identificazione ed isolamento di eventuali casi secondari (incluso con indagini diagnostiche rivolte a familiari o altri contatti), anche con il coinvolgimento dei medici della medicina di base, ospedalieri e territoriali

– le indagini entomologiche (monitoraggio e sorveglianza) precedenti e successive alle attività di controllo di Aedes albopictus previste dal PNA in caso di circolazione virale accertata o sospetta;

• Porre particolare attenzione agli aspetti di comunicazione del rischio e quindi divulgazione delle informazioni con le parti interessate e con il pubblico al fine di adottare misure appropriate alla protezione della popolazione e per limitare la circolazione dei vettori.

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