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“La vista di un bambino mutilato dalle bombe non può essere umanamente accettabile”

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di Action aid

I racconti che ci arrivano da Gaza sono terrificanti e, come troppo spesso accade nei territori di guerra, riguardano soprattutto i bambini. 

Dall’inizio del conflitto si calcola che ogni giorno più di 10 bambini subiscano l’amputazione di un arto, spesso senza anestesia a causa di un sistema sanitario totalmente paralizzato.

“Ho visto medici e infermieri completamente sopraffatti di fronte ai bambini vittime di esplosioni. Vedere i bambini soffrire così tanto e non avere le attrezzature e le medicine per curarli o alleviare il dolore è troppo forte anche per professionisti esperti. La vista di un bambino mutilato dalle bombe non può essere umanamente accettabile”, ha dichiarato Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.

Come racconta il collega nel video qui sotto, la popolazione senza acqua potabile, cibo ed elettricità cerca rifugio presso i campi sfollati, ma anche in questi luoghi la situazione è al collasso. Senza l’arrivo immediato di aiuti umanitari chi è sopravvissuto alle armi rischia di morire di fame o di malattia. Dei 36 ospedali presenti nell’area solo 13 sono ancora operativi, ma mancano farmaci, attrezzature mediche e carburante, necessari per il loro funzionamento.
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