APPELLO PER LA SCUOLA BESTA ATTUALE E PER IL PARCO DON BOSCO
Alleghiamo gli appelli di esperti e i documenti inviati dalle associazioni per la
ristrutturazione della scuola media Besta attuale e per la salvaguardia del Parco don
Bosco, auspicando che le valutazioni in esse contenute siano tenute in considerazione
dall’Amministrazione Comunale anche per le prossime realizzazioni, e che si faccia un
vero Piano di Edilizia Scolastica, con verifica di tutte le scuole, comprese quelle
realizzate prima del 1970, molte con problemi ben maggiori da tutti i punti di vista:
pedagogico, dimensione area esterna, ambientale, energetico, sismico.
Chiediamo di ristrutturare la scuola Besta attuale e di salvare il Parco Don Bosco
A – APPELLO PER IL PARCO DON BOSCO
firmato da 46 membri della comunità scientifica, del mondo accademico e della
cultura
Sacrificare una porzione così ampia di parco pubblico e abbattere oltre 40 alberi di alto
fusto per costruire un nuovo edificio scolastico è una scelta incomprensibile alla luce
dell’accelerazione del cambiamento climatico. La rigenerazione e riqualificazione di
edifici esistenti dovrebbe rispondere proprio all’urgenza di azzerare il consumo di suolo
e tutelare verde e biodiversità. Nelle città della pianura padana, le ondate di calore
stanno diventando sempre più intense e frequenti. Ogni spazio verde è importante in
quanto in grado di influire sul microclima e migliorare la vivibilità di aree urbanizzate: la
salvaguardia del parco Don Bosco dovrebbe essere una priorità per chi ha il dovere di
attuare la Costituzione italiana.
B – QUALE SCUOLA PER CRESCERE?
Appello di 27 psicoterapeuti afferenti all’AMHPPIA di Bologna, Associazione
Martha Harris di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
In difesa dell’edificio attuale delle scuole Besta, e di una progettazione che preveda
spazi di espansione, per ogni classe, verso l’interno (atelier) e verso l’esterno (aule
all’aperto, parco) così da promuovere una didattica capace di adattarsi ai diversi
bisogni di gruppi di bambini evolutivamente, scolasticamente ed emotivamente
disomogenei e favorire la crescita e l’integrazione di ciascuno.
Simili spazi non sono previsti nel nuovo edificio.
Ci chiediamo se l’amministrazione della città abbia considerato quanto questi aspetti
siano cruciali per la costruzione di un ambiente-scuola inclusivo, che favorisca
l’investimento sulla conoscenza e promuova la crescita di tutti i bambini.
C – IL PROGETTO DELLE NUOVE BESTA: UN ESEMPIO DI UN INTERVENTO
DICHIARATO “SOSTENIBILE”
Appello del Dr. Fausto Bonafede, WWF Bologna metropolitana OdV
In seguito a un esame e verifica attenta di tutto il progetto, spiega che gli alberi
eliminati vengono bruciati con emissione istantanea della CO2 stoccata in decenni di
fotosintesi; che tutte le fasi di cantierizzazione comportano emissioni di CO2 ogni volta
che si realizza un progetto in cui è previsto l’abbattimento di una struttura o una nuova
costruzione; che affermare che un progetto è “sostenibile” solo perché si spende meno
a scaldare i locali è una cosa priva di senso.
CONCLUSIONE: la scelta migliore da ogni punto di vista è ristrutturare le Scuole Besta
esistenti.
D – CONFRONTO BESTA-QUATTRO FOGLIE Due metodi didattici a confronto
Gruppo di docenti dell’IC 10 (scuole Besta, Chiostri, Gualandi)
Nella scuola esistente ogni aula e laboratorio presenta un’espansione verso l’interno
(chiamata atelier o antiaula) e una verso l’esterno (zona di parco antistante l’aula) e poi
spazi comuni alle altre classi. Questi spazi adiacenti all’aula, facilmente raggiungibili e
ben sorvegliabili dall’insegnante, sono caratterizzati da un uso polivalente a seconda
delle esigenze della programmazione didattica e dei bisogni individuali e collettivi degli
studenti. L’attuale scuola, progettata insieme a pedagogisti e insegnanti, benché sia
stata costruita nel 1981, risulta essere molto aderente alle prescrizioni delle “Linee
guida del MIUR, Norme tecniche-quadro” del 11/04/2013, oltre alle Linee guida per i
finanziamenti del PNRR, e la ricerca INDIRE 2019 “The Classroom has Broken”.
CONCLUSIONE: Risulta evidente come l’attuale scuola Besta sia di gran lunga più
adeguata alle esigenze della didattica praticata dai nostri docenti e più in linea con gli
attuali indirizzi pedagogici rispetto al progetto previsto, che, se venisse realizzato,
significherebbe un ritorno indietro a una scuola tutta aule e corridoi.
Pertanto, riteniamo che sarebbe opportuno effettuare non una demolizione, ma
piuttosto una ristrutturazione dell’attuale edificio scolastico per migliorarlo dal punto di
vista sismico e della coibentazione, rispettando le normative vigenti.
E – SCUOLA MEDIA BESTA – INTERVENTI
Comitato Besta
Analisi di tutta la situazione dell’edificio esistente, dai vari punti di vista.
Vincoli: la scuola Guercino è vincolata dal PUG come “edificio di interesse Culturale e
Testimoniale del Secondo Novecento”, per le Besta è stata inviata alla Soprintendenza
richiesta di riconoscimento dell’“importante carattere artistico dell’edificio”.
Vulnerabilità sismica: possibile, secondo la normativa (NT2018), il miglioramento
sismico. Efficienza energetica: edificio già coibentato e con doppi vetri, si può
coibentare ulteriormente e sostituire gli infissi per portare l’edificio in classe A4.
Interventi e costi di ristrutturazione: possibili interventi di miglioramento energetico e
sismico, 3,5 mln €. Durata dell’edificio: tutta la struttura, costruita in opera e in ottimo
stato, è protetta dalle pannellature esterne finite in superficie con ghiaia di marmo, non
presenta limiti di durata.
Valore didattico-pedagogico: lo spazio è progettato in modo da poter essere
costantemente tutto utilizzato, ogni classe ha circa 80 mq a disposizione (aula+atelier)
per organizzare la propria attività.
Trasparenza e partecipazione: assente, i cittadini della zona non erano stati
adeguatamente informati.
Ecosostenibilità: è stata allegata alla richiesta di fondi PNRR una relazione DNSH
sbagliata, il Comune non dimostra di non arrecare danni dignificativi all’ambiente con il
suo progetto.
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