Piangiamo la morte di Enzo Merler; uno scienziato animato da una forte passione per la salute pubblica e per la giustizia sociale; Enzo uomo timido e riservato , gentile, apparentemente un “moderato” in verità portatore di una prassi rivoluzionaria, ha dato un contributo enorme alla ricerca della verità scientifica sui fattori di rischio che danneggiano la salute distanziandosi anni luce dalla penosa schiera di consulenti del “padrone” protesi alla ricerca di tesi pseudoscientifiche utili per ottenere “scudi penali” e laute parcelle;
Enzo ha interpretato a pieno il senso del diritto alla salute sancito dalla Costituzione repubblicana e il suo nome rimarrà nella storia come quello di Bernardino Ramazzini che è sepolto nella sua città e quello di John Snow che ha contribuito alla nascita della epidemiologia; possiamo, senza rischio di retorica, dire che Ezio ha incarnato la prassi della “epidemiologia al servizio delle masse popolari” ; una epidemiologia che non lascia i sui dati ammuffire nei cassetti e nei curricula personali ma che contribuisce a cambiare e bonificare l’ambiente e a garantire la salute;
ma al di là di frasi che possono a qualcuno sembrare di circostanza voglio ricordare questo :
per più di trenta anni personalmente in tutte le circostanze (congressi, seminari , assemblee , riunioni operaie, consulenze in tribunale, contenziosi con l’Inail e con i datori di lavoro) mai ho dimenticato di dire, ricordare, sollecitare che tutti i RENAM -registri regionali dei mesoteliomi-dovessero essere redatti con i contenuti e il metodo messo in campo da Enzo Merler e dalla èquipe che lui coordinava; il “metodo di Enzo Merler” è stato purtroppo ignorato se non boicottato da tutte le regioni italiane per timore reverenziale nei confronti dei padroni dell’amianto; questo boicottaggio-quasi sempre associato e veicolato dal silenzio piuttosto che dalla volontà del confronto- ha contribuito alla situazione attuale in cui ancora troppo spesso i malati da amianto sono disconosciuti e vessati anche da enti pubblici e istituzionali e devono sopportare oltre al peso della malattia la “ignoranza” di chi non ha voluto riconoscere il grande contributo di Enzo; pensiamo alle cosiddette esposizioni “probabili” o possibili” o ignote che gli occhi di Enzo avrebbero visto in tutta altra nitidezza.
Enzo Merler uno scienziato , un altruista, un amico timido e riservato , rimarrà sempre nei nostri cuori ed avrà sempre la riconoscenza del movimento del lavoratori e dei cittadini democratici che lottano per la difesa dell’ambiente e per impedire che la salute venga ridotta a merce.
Ciao Ezio non ti dimenticheremo mai finché saremo mentalmente lucidi ( gli anni passano per tutti) e prenderemo le iniziative necessarie per ricordarti già da domani a Bertinoro (anniversario della strage della Mecnavi) e venerdì 15 marzo a Vicenza (incontro pubblico sulla tragedia dei morti sul lavoro).
Un abbraccio ai familiari, agli amici, ai colleghi, alle associazioni al cui lavoro Ezio ha contribuito Afeva e Associazione Bepi Ferro.
Vito Totire, portavoce RETE NAZIONALE LAVORO SICURO
Via Polese 30 40122 Bologna
(Visited 101 times, 1 visits today)