Le condizioni di salute mentale dei giovani e dei giovanissimi appaiono ormai stabilmente pessime in molte ricerche e sondaggi. Dotare scuole e Università di servizi psicologici è necessario, purché sia chiaro che ciò ha poco o nulla a che fare con la prevenzione. L’ambiente di crescita è malsano: accudimento, tempi e stili di vita, pressione al successo, abuso di dispositivi digitali, inquinanti che minacciano anche il sistema nervoso. Il tutto per poi entrare in una società difficile, competitiva, dove il fallimento è un dramma. La psicologia dispone di know-how per prevenzione, ma si pensa ad interpellarla dopo che gli eventi infausti sono accaduti. Forse si teme che interferisca con scelte politiche ed economiche che non devono invece essere discusse?