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Salute Mentale

50% di disturbi mentali prima dei 18 anni

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50% di disturbi mentali prima dei 18 anni Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologi, PSICHIATRIA REDAZIONE DOTTNET | 26/01/2024 16:08 “La salute mentale inizia prima del concepimento, per questo vogliamo guardare oltre, promuovere la prevenzione primaria e secondaria.Vogliamo parlare di screening in un Paese che li sottovaluta o non riesce ad applicarli” Il 50%… Leggi tutto »50% di disturbi mentali prima dei 18 anni

DIRITTI SENZA BARRIERE, Bologna: Giovedì 18 gennaio 2024 ore 9,00-12,00 SIT-IN contro la spersonalizzazione dei Servizi per la Salute Mentale

Giovedì 18 gennaio 2024, ore 9,00-12,00SIT-IN contro la spersonalizzazione dei Servizi per la Salute Mentale presso il Centro di Salute MentaleCasa della Salute Borgo Panigale, Via Ercole Nani n. 10 “LA VOCE DEI MALATI INDIFESI” DIRITTI SENZA BARRIERE LA VOCE DEI MALATI INDIFESI Associazione di volontariato ODV – BolognaRegistro provinciale… Leggi tutto »DIRITTI SENZA BARRIERE, Bologna: Giovedì 18 gennaio 2024 ore 9,00-12,00 SIT-IN contro la spersonalizzazione dei Servizi per la Salute Mentale

Oltre 4 ore/die su smartphone: rischio salute di adolescenti

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Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One di Valentina Arcovio, Sanità informazione… Leggi tutto »Oltre 4 ore/die su smartphone: rischio salute di adolescenti

“La salute mentale sia una priorità”

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  “ La salute mentale sia una priorità” quotidianosanità.it “Bene l’appello dei 91 direttori di dipartimento. Se i Dipartimenti di Salute mentale riescono a erogare ormai con estrema difficoltà le prestazioni che, invece, dovrebbero essere garantite dai Livelli Essenziali di Assistenza, preoccupano le difficoltà che incontrano i Dipartimenti di Salute mentale… Leggi tutto »“La salute mentale sia una priorità”

DA “INVISIBILI” A CITTADINI

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L’UTOPIA DEI MATTI DA “INVISIBILI” A CITTADINI “E’ più che mai importante riscoprire oggi le proprie radici e rilanciare quella che nel nostro recente Manifesto per la Salute Mentale abbiamo rinominato “Utopia Possibile”. Una Utopia che restituisca umanità alla sofferenza mentale realizzando un cambio radicale di culture, pratiche professionali, politiche, legislazioni, organizzazioni. Una Utopia… Leggi tutto »DA “INVISIBILI” A CITTADINI

Continuare ad allenare la mente

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ALLENARE  IL  CERVELLO (continua) di Giancarlo Savorani* ESERCIZIO: ANAGRAMMI  POLITICI   (Prima delle elezioni: IL COVID INSORGERA’ =_____________) ANZI,  IO RIMANGO     =   _____________________________ Z E R O    M I   T E N TA  opp. MOTTI : NE E’ ZAR         =   _________________________ A PUGNI  CON IL RE =   ______________________________ SEGATE  I CUPI… Leggi tutto »Continuare ad allenare la mente

Autovalutazione psico-fisica

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SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE di Giancarlo Savorani*  RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE: 1. Ritiene di avere più problemi di memoria delle persone della sua età?            SI          NO 2. Ricorda più facilmente le cose del passato e dimentica ciò che è accaduto di recente?            SI          NO 3. Le capita spesso di… Leggi tutto »Autovalutazione psico-fisica

Il video del terzo modulo del Convegno SMIPS:
Diseguaglianze socio-economiche e salute

III° MODULO venerdì 8 aprile 2022 h. 14-18,30 PALAZZO D’ACCURSIO – SALA “CAPPELLA FARNESE”PIAZZA MAGGIORE – BOLOGNA 8 aprile (14,00-18,30) COORDINANO: R.TOSI, I. TUMSCITZ • L’ACCESSO INEGUALE A PREVENZIONE E CURA NELLA SALUTE MENTALE, F.NANNI• LE VACCINAZIONI NELLA SANITA’ PUBBLICA, D. GORI• ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ MOTORIA, MALATTIE METABOLICHE,G. MARCHESINI REGGIANI. INVECCHIAMENTO… Leggi tutto »Il video del terzo modulo del Convegno SMIPS:
Diseguaglianze socio-economiche e salute

Particolare da: Happiness di Steve Cutts

La Bestia, la ricompensa e l’Apocalisse dell’Occidente

La Bestia del 21° secolo è… la “voglia”, l’ipertrofia del sistema della ricompensa. Una epidemia di individui, soprattutto giovani e giovanissimi, bloccati in una inerzia che impedisce loro di completare gli studi, di curare la salute, di fare esercizio fisico. Una massa di roditori ancorati alla ricompensa piccola e immediata, consumatori anestetizzati, con al vertice una élite di turbo-cervelli con studi e master di alto livello.

Il trionfo del principio di prestazione

Il comportamento di un bambino è sottoposto quasi 24 ore per 7 giorni a qualche forma di principio di prestazione o di disciplina. Il bambino “migliore” socializza facilmente, è veloce nel capire, nel fare i compiti, nell’igiene personale, sta seduto per tutto il tempo richiesto, non fa domande salvo quando deve farle… Insomma, perfetto sotto ogni aspetto. E soprattutto: migliore del 90% degli adulti che lo circondano. Può forse stupire che l’ansia da prestazione affligga un numero di bambini e adolescenti sempre maggiore?

La fretta, patologia del terzo millennio

La mamma sveglia il suo bambino e gli dice di far presto. Escono e corrono a scuola. La mamma guida veloce poi scendono e gli dice di camminare in fretta. Il bambino entra in classe e probabilmente gli verrà detto di sbrigarsi. In tutte queste attività sarà sempre misurato il tempo che impiega, gli verrà fatto notare di essere stato lento, di essere rimasto indietro. Il bambino potrebbe avere altri impegni, nuoto, calcio… Bisognerà fare in fretta ad andare, che l’allenatore non aspetta. E prima o dopo gli impegni c’è l’invasione dei compiti e dello studio. La sera dopo cena gli verrà mostrato l’orologio sulla parete: “è tardi, è ora di andare a letto”. Bisogna fare in fretta anche quello, bisogna dormire in fretta perché domani comincia un altro giorno da fare in fretta.
E nei giorni di vacanza? Orrore all’idea che il bambino possa vivere un poco di tempo liberato dalla pressione temporale. La masturbazione non è più un peccato, ciondolare sì.

La Grande Sperimentazione

Noi abbiamo passato diversi milioni di anni ad affinare la relazione precoce madre-bambino… e appena 15 anni a distruggerla. A partire dalla 2° guerra mondiale, con un’accelerazione verso il 1960, abbiamo cominciato la più grande sperimentazione sociale intrapresa nel mondo occidentale.
C’è voluto tempo per vedere i frutti maturi di questa rivoluzione: forme di attaccamento variamente disturbate, deprivazione da relazioni intime rispecchianti e rinforzanti, una vita troppo precocemente distaccata dall’ambiente caldo e rassicurante della diade madre-bambino. I risultati li vediamo ogni giorno nelle scuole, nelle case, e, purtroppo, talvolta sui giornali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un conseguente impatto sulla salute e sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo.

Il problema è il bambino?

Sullo snodo tra lavoro e maternità vengono avanzate periodicamente varie proposte, ma mi pare che pressoché tutte si basino in definitiva su un unico assunto: il bambino e il legame con esso sono l’ostacolo, il problema, e da essi la madre va liberata il prima possibile, tramite nidi, micronidi, app, banche del tempo tra mamme, baby sitter e ogni altra risorsa idonea.
il bambino è biologicamente strutturato per ricevere cure e accudimento da chi lo ha partorito, quantomeno nei primi mesi e questa figura non è così intercambiabile nelle prime fasi della vita del neonato. La direzione delle politiche per la maternità dovrebbe dunque partire da un assunto diverso: il problema non è allontanare il bambino dalla madre ma dare supporto, rete sociale e aiuti alla madre per occuparsi bene in serenamente del suo bambino fin quando egli ne ha un bisogno assoluto e biologico.

Bambini d’oggi

Le classi si stanno gradualmente popolando di una tipologia di bambino che potremmo provvisoriamente denominare “disorganizzato” con una definizione volutamente vaga, e che, per evitare ulteriori etichettamenti, chiameremo semplicemente “D”. Si caratterizza soprattutto per avere non bisogni speciali, bensì bisogni normali ma disattesi: ad esempio, aveva bisogno di accudimento e presenza ma è stato inserito troppo precocemente in strutture educative, aveva bisogno di tempo per maturare e apprendere ma è stato sollecitato a produrre performance che non era ancora in grado di dare.

Salute mentale: quale prevenzione?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un conseguente impatto sulla salute e sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. Ci sono alcune ragionevoli certezze su quali fattori predispongano allo sviluppo di psicopatologie, e una buona prevenzione primaria dovrebbe agire in modo incisivo su tutti questi fattori, che presentano però fortissime inerzialità e freni dovuti al modello socioeconomico di sviluppo.